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Fairtrade e sostenibilità

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Il nostro fair trade

La scelta del Fairtrade nasce da una nostra esperienza personale: dal 2012 al 2014 Francesca ha trascorso un periodo di volontariato presso una bottega equo-solidale di Bologna “ExAequo”. A contatto con i prodotti che vengono da tutto il mondo, abbiamo capito che ogni singola merce arrivata sugli scaffali della bottega poteva raccontare una storia. Era la storia sia di quel territorio dove il singolo vestito o cibo veniva prodotto sia di quelle persone col loro carico di tradizioni e di conoscenze.

Fino a qualche anno fa non era obbligatorio inserire il paese di provenienza nelle etichette dei prodotti, forse nessuno di noi ci faceva veramente caso e non dava importanza alla storia nascosta nella confezione. La dinamica del consumo per cui spendo, utilizzo e butto via non era per noi più sostenibile. Non era rispettosa nei confronti di chi quel bene l’ha prodotto, ha faticato per venderlo e di chi l’ha trasportato fino ai nostri scaffali e le nostre tavole.

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Il valore della storia in un prodotto

È nata così l’idea di dar maggior valore al nostro prodotto, potendone raccontare al meglio la sua storia. Specialmente per le composte, come suggerisce il termine stesso, un insieme di qualcosa e perciò un insieme di storie da raccontare. Il commercio equo-solidale è per noi il miglior modo per far arrivare al consumatore il racconto di chi ha prodotto quella frutta o quella verdura lavorata nel nostro laboratorio. Ad esempio, la storia dello zucchero che venendo da lontano ha molto da raccontare.

Crediamo che il fair trade possa mettere in luce una fatica nascosta, cioè quella di chi produce i nostri migliori ingredienti. Equo e solidale non sono due aggettivi inseriti in un marchio, ma sono, per noi, due concetti ricchi di significato: equo perché il nostro guadagno non si realizza alle spese dei nostri fornitori ma testimonia le qualità di entrambi in maniera giusta; solidale perché i nostri meriti devono essere condivisi con chi ci fornisce i preziosi ingredienti e perché alla base della solidarietà ci sta una rete di persone che coopera insieme per raggiungere quel risultato.

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Zucchero di canna certificato Fairtrade

Perciò abbiamo scelto di utilizzare per le nostre composte zucchero di canna certificato Fairtrade. Lo zucchero di canna non è un ingrediente che possiamo trovare a km0, perciò ci affidiamo al Marchio di certificazione Fairtrade per avere la certezza che gli agricoltori che l’hanno coltivato nei paesi di origine abbiano ricevuto per il loro lavoro un prezzo giusto.

Fairtrade infatti lavora ogni giorno per migliorare le condizioni economiche e ecologiche dei produttori agricoli di questi Paesi.
Con loro diamo voce specialmente ai fornitori di zuccheri selezionati per le nostre produzioni e con loro raccontiamo la storia del lavoro negli zuccherifici nel Sud del mondo.

Fairtrade stabilisce gli standard per poter accedere al suo marchio e lavora ogni giorno per migliorare le condizioni economiche e ecologiche dei produttori agricoli di questi Paesi.

Lo fa attraverso questi precisi standard che permettono agli agricoltori e ai lavoratori di poter contare su un reddito più stabile e di guardare con fiducia al loro futuro.

Nei vasetti Nostos potrete trovare la garanzia di un lavoro onesto e giusto per tutti.

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Perché è sostenibile

Per Nostos, la sostenibilità è una mela bacata, una pera macchiata o una zucca tutta storta che ci stupisce solo a vederla!

Negli ultimi tempi si parla molto di sostenibilità, molte grandi aziende cercano di adoperarsi per catturare la sensibilità del consumatore ormai sempre più attento all’ambiente. Spesso però si va incontro al famoso fenomeno del greenwashing: diamo un intonaco verde ad una casa davvero “sporca” al suo interno. È importante capire cosa significa sostenibile per poter distinguere la realtà dalla finzione. Qualcosa di sostenibile a noi dà l’idea di duraturo, un bene o un processo produttivo che possa durare nel tempo. Qualcosa che conservi al suo interno la tutela dell’ambiente e il rispetto della natura. Un prodotto o un lavoro che dovendolo fare per un numero infinito di volte non danneggia nessuno e non compromette l’ambiente. Sostenibile è la tradizione che viene da lontano e ci ha portato un mondo pulito che noi abbiamo il dovere di consegnare come l’abbiamo trovato e, se abbiamo a cura il prossimo, farlo trovare ancora migliore.

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Rispetto per la natura

Se pensiamo alle lavorazioni industriali che producono beni standardizzati possiamo capire come sia difficile rispettare queste condizioni: per una grande industria che produce composte ci sarà bisogno di grandi quantità di materie prime che vengono da grandi coltivazioni. Sappiamo bene che chi lavora in frutteti o piantagioni di dimensioni importanti avrà semplificato il suo lavoro meccanizzandolo il più possibile, dalla semina alla raccolta. L’agricoltura intensiva significa doversi prendere meno cura personalmente delle piante e cercare di trarre da queste il maggior prodotto possibile. Se sostenibilità è biodiversità, certo non la possiamo trovare nelle coltivazioni intensive che immettono nel mercato una grande quantità dello stesso prodotto.

Per noi di Nostos la biodiversità e la sostenibilità non sono concetti estetici che rendono più giuste le nostre scelte solo per il fatto di chiamarsi con questo nome. Biodiversità vuol dire aver a che fare con un ambiente ricco e naturale, dove non ci sono grandi concentrazioni della stessa pianta per ettari ed ettari ma dove possiamo trovare tutto ciò che serve alla natura per essere in equilibrio. Se perdiamo questo equilibrio allora dovremo intervenire con i prodotti chimici alla ricerca della massimizzazione del prodotto.

In Nostos cerchiamo di ritrovare un equilibro nel lavoro che facciamo e nei prodotti che lavoriamo: stiamo dalla parte dei piccoli produttori che hanno coltivazioni di pochi ettari e hanno riscoperto il piacere di non ricorrere eccessivamente alla meccanizzazione e di curare le proprie piante secondo antichi saperi, secondo quell’antica sostenibilità che non ha mai avuto bisogno di chiamarsi così perché era solamente passione e rispetto per il proprio lavoro a contatto con la natura.

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Km zero e filiera corta

Se parliamo di sostenibilità non possiamo dimenticarci della filiera corta, quella che ci permette di ridurre il trasporto dei nostri ingredienti e di aver un minor impatto sui consumi di carburante e di refrigerazione della merce.

Avere la frutta a km zero garantisce una lavorazione di prodotti freschi che mantengono la loro genuinità, i principi nutritivi e un sapore di gran livello.

Abbiamo deciso di stabilire la sede di produzione in Sardegna non a caso: qui prevale la produzione ortofrutticola di piccola scala dove proprietari di campi di medio-basse dimensioni offrono una materia prima di alta qualità. La presenza sul mercato è costante, infatti in Sardegna beneficiamo di microclimi diversi a seconda della zona e ciò significa che se una coltura può non funzionare in un determinato territorio probabilmente a soli 100km di distanza potrebbe essere una grande annata. La provincia di Oristano, dove ha sede il laboratorio, è particolarmente piena di aziende agricole nate sul Campidano, la più grande pianura sarda ricca di fonti idriche. La produzione estensiva degli agricoltori ci permette di poter contare sull’elevata qualità di ciò che utilizziamo per le nostre composte.